E' cambiata l'insegna, è cambiato l'arredo, sono cambiati buona parte dei piatti proposti, ma, fortunatamente, non è cambiata l'idea di cucina, la scelta esplicita per la qualità che ha portato questo ristorante a divenire uno dei migliori locali della città".
Inizia così la recesione che, in data odierna, ci dedica il Giornale di Brescia
I critici Aldo Corte e Filippo Mori hanno premiato il restyling del locale, apprezzando l'atmosfera più "easy e friendly" e la straordinaria ricchezza delle specialità di carne per tipologie, tagli e preparazioni: "l'ormai classico e raro Black Angus americano, la manzetta di Prussia per la tagliata, la Fassona piemontese per il filetto, la scottona bavarese per il "cube roll" o per le tradizionali tartare,la Milanese a perfetta cottura con il suo osso ancora rosa, la composta di coniglio, il maiale di Cinta senese, il salmì di lepre...
E, dopo una rassegna degli invitanti menù a prezzo fisso, la recensione chiude con un (graditissimo) "Sempre straordinaria (e conveniente) la cantina".
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